Nato come preparazione al ciclismo su strada, lo spinning a distanza di vent’anni è ancora uno degli sport più praticati nelle palestre di tutto il mondo.
Il motivo? «Lo spinning è una cultura, una famiglia, una filosofia di vita. Lo spinning è divertimento, è prendere lo stress, il dolore, le emozioni e liberarle lasciandosi andare con la musica, perdendosi completamente». Parola di Johnny Goldberg, conosciuto come Johnny G, colui che ispirato dalle sue lunghe pedalate in Sud Africa e dalla sua passione per le sfide e i “superamenti emotivi” a fine anni Ottanta lo spinning l’ha inventato.
Prima ha creato la Spinning bike che aveva l’unica funzione di allenarlo per le lunghe distanze, poi lo Spinning vero e proprio: una filosofia fitness per il corpo capace di liberare la mente. Johnny G anticipava così il trend che sta spopolando negli ultimi anni dove il focus è diventata la nostra energia interiore che ha come obiettivo quello di controllare il corpo.
«Lo spinning è un pensiero, significa allenarsi, sudare, divertirsi e scaricare tutta l’energia negativa per stare bene.
Io lo definisco “Energy Out” – dice Johnny G – ovvero allenarsi partendo dal corpo per arrivare alla mente con il raggiungimento di mete e sfruttando l’energia della musica».
I benefici: l’ideale è praticare spinning 3 o 4 volte alla settimana. Con una lezione da un’ora si bruciano circa 550 calorie, senza avere l’impatto sulle articolazioni di piedi e ginocchia della corsa. È un allenamento ad alta intensità, tonifica i muscoli delle gambe e delle braccia e apporta benefici al sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Perché praticare spinning: perché aiuta a dimagrire e a bruciare i grassi. Aumenta la resistenza muscolare, la capacità respiratoria e migliora la circolazione. Regala una carica di endorfine alla mente e quindi una sensazione di benessere con un forte carica positiva sull’umore.
La lezione: lo spinning è come un viaggio guidato dagli istruttori certificati, con cambi di marcia, di percorso e di ritmo. Questo permette di coordinare i movimenti e di imparare la concentrazione. La frequenza cardiaca non deve mai essere superiore al 60-70% di quella massima. Le 5 posizioni: SEAT E FLEAT: è la posizione base per qualsiasi ritmo e intensità, seduti con le braccia leggermente flesse e le mani che impugnano il manubrio a una distanza di circa 10 cm. SEATED CLIMBING: prevede di tenere le mani sul manubrio e il bacino in posizione leggermente arretrata. STANDING FLAT: in piedi sui pedali con i glutei che sfiorano la sella. STANDING CLIMBING: è la posizione per le salite, con il corpo sollevato e spostato in avanti. JUMPING: è caratterizzato dal sollevamento continuo del busto.